Un viaggio che suscita echi negli spettatori: Marco Tirelli espone alla Cardy Gallery di Londra

di Emilia Morelli

Un viaggio in uno spazio onirico, fatto di ricordi e storie stratificate nel tempo: ecco come si articola la mostra di Marco Tirelli, Artista italiano contemporaneo, esposta alla Cardy Gallery di Londra. Oltre 150 opere tra dipinti, disegni, fotografie e piccole sculture – di cui alcune inedite e  realizzate ad hoc per la mostra- popolano i quattro piano della Cardy Gallery catapultando i visitatori in uno spazio avulso dalla realtà. Visitando la mostra si ci ritrova, quindi, ad esplorare regni mentali che giocano tra memoria collettiva e concezioni convenzionali, creano reti di convenzioni ed associazioni immerse in un archivio visivo di particolare complessità.

Il dichiarato intento di Marco Tirelli è, attraverso le sue opere, “ attivare echi negli spettatori, immergendoli in un gioco di immagini, simboli, e allegorie, in un alternarsi di rimandi e riflessioni”. A tal fine l’Artista riprende strategie espositive mutuate dal tardo Rinascimento, come lo Studiolo – una stanza piena di cose interessanti, intesa come luogo di contemplazione di un nobile – oppure attraverso la realizzazione di meravigliose installazioni immersive popolate da griglie di disegni e sculture in bronzo che funzionano come flussi di coscienza spaziali e visivi.

Immergendosi nelle opere di Tirelli si ha la possibilità di assaporare l’essenza dei contrasti in un altalenarsi incessante di luce e oscurità, realtà o finzione. Forme geometriche, elementi del mondo naturale, strumenti e macchinari artificiali, forme architettoniche, oggetti del mondo quotidiano, si incontrano nelle sue composizioni manifestando la loro dirompente natura: originano dall’ombra e solo così si rivelano tangibili. 

L’artista padroneggia il segreto delle ombre e consente allo spettatore di vivere questo mistero impalpabile. I soggetti di Tirelli non sono oggetti in sé, ma la loro rappresentazione.  Queste cose-oggetti sono esistenziali costringono lo spettatore a mettere in discussione la percezione della realtà, smascherare e liberare il potenziale simbolico dell’oggetto raffigurato. Come sosteneva Nietzsche: “la realtà non esiste, esiste solo l’interpretazione”.

Marco Tirelli è nato nel 1956 a Roma, dove attualmente vive e lavora. L’artista ha iniziato a esporre negli anni ’70. Alla fine del decennii Tirelli diviene esponente della cosiddetta Nuova Scuola Romana, vive gli spazi del ex “Pastificio Cerere” a San Lorenzo. Nel 1982 partecipa alla Mostra di Venezia Biennale per la prima volta, poco dopo è protagonista di mostre collettive nazionali e internazionali: al PAC di Milano e alla XI Quadriennale Roma nel 1986; “Dal ritorno all’ordine al riferimento alla pittura 1920-1987”, a mostra itinerante ospitata dal Kunsternes Hus di Oslo, l’Anteniim Taideemusee di Helsinki, la Matildenhöhe di Darmstadt e infine la Kunsthalle di Bielefeld nel 1987; alla GAM di Bologna nel 1988; “Dittico, aspetti dell’astratto e del figurativo Arte in Italia”, una mostra itinerante tra la Istanbul Modern Art Gallery, la Museo di Arte Contemporanea di Ankara e Museo di Arte Moderna di Tel Aviv nel 1989.

All’inizio degli anni ’90 Tirelli partecipa ad una mostra al American Academy in Rome, realizzando una grande installazione di disegni con alcuni Wall Drawings dell’artista americano Sol LeWitt. Questa mostra seminale è seguita dalla partecipazione di Tirelli alla Biennale di Venezia nel 1990. In seguito Tirelli prende parte a mostre come: il Sidney del 1990 Biennale, San . 1991 Paolo Biennale, Prospettiva ’93 alla Kunsthalle in Francoforte nel 1993, il XII Quadriennale di Roma in 1996.

Nel 2001, espone al Fondazione Volume! di Roma. Nel 2002,  invece, il Darmstad Kunsthalle decide di dedicare un’imponente mostra antologica a Tirelli, dal titolo “Das Universo della Geometrie”, riproposta l’anno successivo dalla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Nel 2004 partecipa con le sue opere ad una mostra collettiva alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna in Roma, nel 2005, al MART di Rovereto e nel 2006, al San Lorenzo mostra collettiva a Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia a Roma.

Tirelli, artista poliedrico, è anche abile scultore: nel 2009 realizza grandi bronzi sculture per la Collezione Gori alla Fattoria di Celle. Nel 2013, ha ha prodotto un’installazione su larga scala, composta da centinaia di disegni e sculture, realizzate per il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia a cura di Bartolomeo Pietromarchi. Tra le mostre più recenti ricordiamo: “Marco Tirelli”, Museo del Palazzo Fortuny, Venezia (2010); “Marco Tirelli”, MACRO, Roma (2012); “Soltanto un quadro al massimo”, Accademia Tedesca di Villa Massimo, Roma, insieme a Bernd e Hilla Becher (2013); “Marco Tirelli”, Istituto Nazionale per la Grafica di Roma (2013); “Osservatorio”, Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive, Pesaro (2014); “Proportio”, Palazzo Fortuny, Venezia (2015); “Marco Tirelli”, Fondazione Cerere, Roma (2016), “Marco Tirelli”, Musée d’art moderne et contemporain, Saint-Etienne Métropole, Francia (2017); “Marco Tirelli”, Palazzi Comunali di Todi (2017). Nel 2018, Tirelli espone principalmente all’estero, con mostre personali in Svizzera, Hong Kong e Anversa. Quell’anno segna anche la realizzazione del suo opera “Proteo”, commissionata dal MAXXI ed esposta nella loro in raccolta dal 2019.

Nel 2020, Tirelli realizza una mostra personale all’interno dell’House of Art di Ceske Budejovice nella Repubblica Ceca. È membro dell’Accademia Nazionale di San Luca, di cui sarà presidente nel 2023, e dell’Accademia dei Virtuosi del Pantheon. Le opere di Tirelli fanno parte delle collezioni di alcune delle più importanti istituzioni nazionali e musei e istituzioni internazionali: MAXXI Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, Roma; La Galleria Nazionale, Roma; MARCO Museo d’Arte Contemporanea, Roma; Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Collezione d’arte Farnesia, Roma; Parlamento Europeo, Collezione d’Arte, Bruxelles; MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto; Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; Palazzo Fortuny, Venezia; Il Museo Albertina, Vienna; mumok, Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig, Vienna; Museo delle Belle Arti di Kaohsiung, Taiwan.

Da ultimo Tirelli, nel 2021, realizza la mostra alla Cardy Gallery di Londra. Per la prima volta nel Regno Unito l’artista espone all’interno della prestigiosa sede del La Galleria Cardi fondata a Milano nell’aprile 1972 da Renato Cardi con un focus sulla promozione del lavoro degli artisti italiani contemporanei. Renato Cardi, dall’indiscutibile gusto artistico colleziona sin dalla fine degli anni ’60 Renato Cardi opere di artisti come Cy Twombly, Lucio Fontana, Piero Manzoni e Michelangelo Pistoletto, che erano tutti relativamente sconosciuti a il tempo. La direzione della galleria è oggi affidata dal figlio Nicolò Cardi e continua  a plasmare il panorama culturale milanese e all’estero. Il programma 2021 di Cardi Gallery London è interamente dedicato ad Artisti italiani, Paolo Canevari, Marco Tirelli e Francesco Vezzoli. “Per la seconda mostra del nostro programma 2021 dedicata alla celebrazione eccezionali artisti italiani a metà carriera, sono particolarmente orgoglioso di presentarvi Marco Tirelli, essendo il primo a portare la sua pratica all’attenzione del pubblico britannico. In un momento di risveglio in cui vogliamo lasciarci alle spalle la stagione dei lockdown, credo che il lavoro di Tirelli possa aiutarci a elaborare il mondo intorno a noi, e ce lo faccia vedere veramente, nella sua forma più essenziale”, queste le parole con cui Nicolò Cardi presenta  la nuova e maestosa mostra dell’Artista.

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