Una mappatura dell’ascesa cinese nei Balcani occidentali

La Cina sta costruendo la propria influenza nella regione attraverso progetti incentrati su energia e infrastrutture ma anche istruzione, cultura e media. Il rapporto di ECFR “Mapping China’s rise in the Western Balkans” spiega proprio questo

di ECFR – European Council on Foreign Relations

L’ascesa della Cina nei Balcani occidentali dell’ultimo decennio si è affermata come uno degli sviluppi geopolitici più significativi avvenuti in Europa. Questo fenomeno rimanda alla spinta all’internazionalizzazione di Pechino e rientra nel framework “16 +1” di Xi Jinping, incentrato su una maggiore cooperazione con i Paesi dell’Europa centrale e orientale. La Cina sta costruendo la propria influenza nella regione attraverso progetti incentrati su energia e infrastrutture ma anche istruzione, cultura e media.

Le prospettive generali di sviluppo dei Paesi della regione continuano a soffrire a causa dell’incertezza geopolitica, dell’accesso incompleto al mercato europeo, della persistente emigrazione, degli investimenti insufficienti e del cattivo Governo. Questo status quo sta generando opportunità per Paesi come la Cina di entrare in settori critici.

Se l’Ue vuole raggiungere i propri obiettivi geopolitici in quest’area, dovrà comprendere la natura della competizione con Pechino in questi ambiti. La guerra in Ucraina ha il potenziale di introdurre nuove dinamiche politiche nella regione dei Balcani occidentali. I principali Stati dell’Ue, come la Germania, stanno già chiedendo un’integrazione accelerata di quella parte d’Europa nello spazio Ue e Nato e queste voci politiche probabilmente si moltiplicheranno nei prossimi mesi. C’è la netta possibilità di un maggiore coordinamento tra la Russia e la Cina nella regione, aumentando ulteriormente la posta in gioco geopolitica. Inoltre, le politiche di neutralità come quella della Serbia possono diventare insostenibili man mano che il sistema globale si divide in due grandi blocchi politici ed economici.

Nel progetto ECFR Mapping China’s rise in the Western Balkans, Vladimir Shopov raccoglie, mette in relazione e analizza questi dati e informazioni, con particolare focus su Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia.

Tanto la penetrazione quanto l’avanzamento di Pechino nella regione hanno seguito le seguenti linee di azione:

    • Approfittare delle debolezze della regione, come instabilità geopolitica, accesso parziale al mercato europeo, dinamiche di emigrazione dalla regione, investimenti insufficienti, gestione governativa caratterizzata da corruzione, autocrazia e mancanza di trasparenza.
    • Affermare il controllo cinese su diversi settori critici: energia, infrastrutture, società (cultura, accademia, istruzione, media) e politica (a livello regionale e nazionale).
  • Connettere la regione: sviluppare una rete di partner interessati al fine di aumentare l’influenza cinese.

Testo e foto pubblicati per gentile concessione di Eastwest, magazine di geopolitica diretto da Giuseppe Scognamiglio www.eastwest.eu

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