Usa, Corea del Sud e Giappone partecipano a un’esercitazione militare congiunta alle Hawaii

I tre Paesi lavorano al contenimento di Cina, Russia e Corea del Nord. Mosca e Pyongyang promettono un rafforzamento delle relazioni, Putin annuncia la consegna di armi agli amici della Federazione

di Matteo Meloni

La ripresa delle esercitazioni militari tra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone è una buona notizia per lo stato di salute delle relazioni tra Washington, Seul e Tokyo, che nel quadro del contenimento di CinaRussia e Corea del Nord mostrano i muscoli nel corso dell’operazione Pacific Dragon, tenuta alle Hawaii. Il fatto è rilevante perché era dal 2017 che i tre Paesi non pubblicizzavano questo tipo di esercitazioni, e acquisisce ulteriore significato vista l’attività missilistica di Pyongyang, le incursioni dell’Esercito Popolare di Liberazione attorno a Taiwan e la vicinanza di Mosca a entrambi i Paesi.

Pacific Dragon è stata organizzata nei giorni dall’8 al 14 agosto, con il Dipartimento alla Difesa degli Stati Uniti che ne ha dato notizia solo al termine. “Questo dimostra l’impegno di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone al rafforzamento della cooperazione trilaterale per rispondere al pericolo Corea del Nord, al fine di proteggere la sicurezza e la prosperità, e sostenere le regole basate sull’ordine internazionale”. Le tre nazioni, si legge nel comunicato del Pentagono, hanno condiviso informazioni tattiche e dati, come previsto dall’accordo.

drills trilaterali si sono tenuti anche gli anni passati, ma per le tensioni intercorse tra i governi sudcoreani e giapponesi per la storica diatriba relativa all’occupazione giapponese in Corea si è evitato di pubblicizzare pubblicamente le esercitazioni per non scontentare l’opinione pubblica dei due Paesi. Ora, in seguito all’invasione della Russia in Ucraina e alle sanzioni imposte sulla Federazione, al quale si aggiunge il muro contro muro tra Usa e Cina su Taiwan, diventa fondamentale l’unità per contenere la forza di Pechino, Mosca e Pyongyang. Un’unità che si ricerca su più campi, non solo quello militare ma anche economico, come ad esempio il progetto di alleanza sui semiconduttori Chip 4, che colpirebbe pesantemente i piani cinesi.

Intanto, uno scambio di messaggi avvenuto tra Vladimir Putin e Kim Jong-un lascia intendere un rafforzamento della cooperazione tra Mosca e Pyongyang, da osservare attentamente viste le mire nucleari dei due Stati. Come riportato da KCNA Watch, il Presidente russo, in occasione della giornata della liberazione, ha augurato alla sua controparte nordcoreana felicità e successo, segnalando l’importanza delle “costruttive relazioni bilaterali” che “contribuiscono alla sicurezza e alla stabilità della Penisola Coreana e dell’intera regione est dell’Asia”.

Da Putin arriva anche un annuncio rivolto agli alleati russi: nel corso dell’inaugurazione del forum Army-2022, il leader moscovita ha detto di essere pronto ad offrire armi alle nazioni dell’America Latina, dell’Asia e dell’Africa. “Sono a disposizione strumenti moderni e di ogni genere, dalle piccole armi ai veicoli armati, compresa l’artiglieria da utilizzare contro mezzi aerei senza equipaggio”, ha spiegato il capo del Cremlino. Annunci di peso che l’Occidente monitora con crescente preoccupazione.

Testo e foto pubblicati per gentile concessione di Eastwest, magazine di geopolitica diretto da Giuseppe Scognamiglio www.eastwest.eu

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