Usa- Egitto, l’amministrazione Biden avverte: “Tratterremo 130 milioni di dollari per violazione dei diritti umani”

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di Corinna Pindaro

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L’amministrazione di Joe Biden è pronta a ridurre gli aiuti militari all’Egitto trattenendo parte dei 300 milioni di dollari destinati al Cairo subordinando l’erogazione alla cessazione delle reiterate violazioni dei diritti umani. La notizia si apprende a seguito delle dichiarazioni rilasciate da un funzionario americano a  Politico che ha spiegato che 170 milioni saranno inviati all’alleato statunitense in Medio Oriente mentre i residui 130 milioni saranno inviati solo se l’Egitto porrà fine ai procedimenti in essere contro le organizzazioni per i diritti umani e la società civile. Si ci riferisce, in particolare, al “caso 173” che ha visto brutalmente sequestrati alcuni operatori  nel campo dei diritti umani che si erano limitati a svolgere il loro lavoro. La conditio sine qua non per lo sblocco dei fondi statunitensi è il rilascio di 16 persone indicate specificamente al Cairo dagli Usa, inoltre si tratta di fondi vincolati: i 170 milioni erogati dovranno essere utilizzati solo per finalità di antiterrorismo, sicurezza delle frontiere e non proliferazione.

Dopo Israele, l’Egitto è il secondo maggior destinatario di aiuti militari statunitensi. Il massiccio pacchetto di assistenza da 1,3 miliardi di dollari che Il Cairo riceve ogni anno dagli USA continua nonostante quello che è stato definito dai gruppi umanitari come “un crescente assalto del governo egiziano alla libertà di espressione”.  Dei fondi erogati solo i 300 milioni di dollari, oggetto dell’eventuale restrizione minacciata dall’amministrazione Biden, sono subordinati a una certificazione da parte del Segretario di Stato che attesti che l’Egitto stia ottenendo buoni risultati rispetto ai parametri di riferimento sui diritti umani. Ad ogni modo anche per i 300 milioni, si tenga presente,  esiste una clausola di deroga che consente all’amministrazione americana di aggirare tali requisiti se ciò è ritenuto nell’interesse della sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Considerati i ripetuti episodi contrari ai diritti umani avvenuti in Egitto alcuni esponenti di gruppi umanitari statunitensi hanno esortato il Congresso a subordinare l’assistenza militare fornita all’Egitto al miglioramento delle prestazioni in tema di rispetto dei diritti umani. “Gli Stati Uniti hanno importanti interessi strategici in Egitto, ma ciò non giustifica l’ignorare il disastro legato al rispetto dei diritti umani”, ha dichiarato ai membri del panel su Medio Oriente, Nord Africa e Terrorismo Internazionale della Commissione Affari Esteri della Camera Amy Hawthorne, vicedirettore di ricerca presso il Project on Middle East Democracy, continuando, “Non possiamo condurre gli affari come al solito. Come minimo, devono essere tracciate alcune linee rosse”.

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