Usa, trivellazioni e muro al confine: miti e leggende

La polizia americana uccide, di media, oltre mille persone all’anno. Joe Biden vuole riprendere a costruire il muro di Trump. Quanto c’è di vero in queste affermazioni? Scopriamolo insieme

di Ilaria Sbarigia

La polizia americana uccide, di media, oltre mille persone all’anno.

VERO

Secondo Mapping Police Violence, un’organizzazione no profit che dal 2013 si occupa del monitoraggio della violenza esercitata dalle forze dell’ordine negli Stati Uniti, la media annuale delle persone uccise dalla polizia nel territorio statunitense è di circa 1.100. Si rileva anche che fino al 2020, il 98,3% degli omicidi non ha dato seguito ad alcuna incriminazione dei responsabili. I dati raccolti evidenziano, inoltre, come un afroamericano abbia tre volte più di un bianco la probabilità di essere ucciso. Nel 2021 i cittadini neri assassinati dalle forze dell’ordine statunitensi hanno rappresentato il 28% del totale.

Joe Biden vuole riprendere a costruire il muro di Trump.

FALSO

L’affermazione, contenuta in un post pubblicato su Facebook, è falsa. La nuova amministrazione Usa non sta ampliando il muro di confine tra Messico e Usa. A quanto afferma il Dipartimento per la Sicurezza interna, il Presidente americano sta però pianificando i lavori di riparazione e pulizia della barriera di confine già esistente, senza però costruire ulteriori protezioni. Durante la campagna del 2016, Trump dichiarò l’intenzione di costruire un muro per bloccare tutti i migranti provenienti dal Sud e dal Centro America. Alla fine del suo mandato, di quel muro era stata costruita solo una minima parte.

L’amministrazione Usa riprenderà la vendita di concessioni su terreni pubblici per le trivellazioni di gas e petrolio.

VERO

Contrariamente a quanto promesso durante la sua campagna elettorale, il Presidente americano ha annunciato che, per far fronte alla crisi energetica, riprenderà la vendita di concessioni su terreni pubblici alle compagnie petrolifere. La mossa, annunciata su Twitter, è stata motivata con “l’aumento dei prezzi causato da Putin”. Si tratta dei primi nuovi permessi concessi alla ricerca di combustibili fossili su terreni pubblici da quando il Presidente democratico è in carica. Secondo una nota del Dipartimento dell’Interno saranno resi disponibili circa 145mila acri di terreni in 9 diversi Stati.

Testo e foto pubblicati per gentile concessione di Eastwest, magazine di geopolitica diretto da Giuseppe Scognamiglio www.eastwest.eu

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