Vacanze 2021, attiva la piattaforma Green Pass europea: le disposizioni per gli spostamenti

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di Carlo Longo

green-pass-spostamenti-tra-regioniLa piattaforma europea per il Green Pass  è online e viene promossa a pieni voti dai test tecnici effettuati di recente. Sarà possibile, quindi, per tutti gli Stati membri utilizzare, dal 1 Giugno, la piattaforma europea deputata all’emissione dei certificati vaccinali. I cittadini dei Paesi membri collegandosi al network europeo predisposto ad hoc  potranno ricevere il certificato che consente gli spostamenti in formato cartaceo o digitale su smartphone, con un  QR Code attraverso cui risalire  alla data di vaccinazione e il tipo di farmaco, oppure all’eventuale guarigione dal Coronavirus o ancora all’esito del tampone.

A fronte dell’operatività della piattaforma europea, i singoli Stati faticano un pò a dotarsi di uniformità di azione. Un portavoce della Commissione europea ha, in proposito dichiarato: “Oggi lanciamo il gateway Ue, l’infrastruttura tecnica che permette la validazione in sicurezza dei certificati vaccinali. Ad oggi, 17 Stati membri sono già connessi e gli altri si aggiungeranno. È un grande successo e siamo fiduciosi che il sistema sarà operativo il primo luglio”. 

L’Italia, secondo quanto annunciato Mario Draghi, dovrà attendere aleno la metà di giugno per emettere i suoi primi pass europei. Il  1 Luglio è la data prevista affinché diventi operativa la normativa inerente i certificati digitali, ma la Commissione invita sin da ora  i Paesi ad usufruire del network europeo, rivolgendosi anche ai viaggiatori extra-Ue, che per potersi muovere e soggiornare dovranno richiedere il pass una volta entrati in Europa. Per i  turisti che vogliano programmare le vacanze estive la Commissione Ue mette a disposizione il portale “Re-open Eu” che è utilizzabile indipendentemente dallo stato della legislazione in materia nel Paese di appartenenza.  Attraverso il portale sarà, inoltre, possibile simulare il proprio viaggio all’estero e conoscere le restrizioni in essere. 

Ad esempio, per ora, non essendo ancora in vigore la normativa sul Green Pass qualora un cittadino italiano decidesse di partire per la Spagna anche se sia già stato vaccinato dovrà al ritorno in aeroporto esibire un tampone negativo. In proposito Bruxelles sta tentando di uniformare le legislazioni degli Stati membri, evitando di incorrere in questo genere di contraddizioni. Secondo quanto dichiarato dalla Commissione Ue, ad esempio, il ciclo vaccinale si considera completo dopo 14 giorni dalla seconda dose o dall’unica dose per il vaccino J&J.  In Italia, invece, è ritenuta sufficiente anche la singola dose. 

Secondo le linee evidenziate dalla Commissione per  calcolare il periodo intercorso dalla guarigione dalla Covid-19 al viaggio, e quindi l’ immunità, non devono intercorrere più di sei mesi a partire dalla data del tampone che attesta il superamento della malattia.

Per quanto riguarda i tamponi la Commissione spinge gli Stati a estendere la validità del test molecolare a 72 ore prima del viaggio, del test antigenico a 48 ore. I tamponi, inoltre, non devono essere richiesti per i minori di sei anni. Intanto, gli albergatori di Roma, riuniti nell’associazione Federalberghi, lamentano che a causa dei ritardi nell’ entrata in vigore  del certificato digitale hanno perso, ad oggi,  la metà delle prenotazioni dall’estero, anche per la difficoltà di fare i tamponi al rientro dalle vacanze. “Se il green pass fosse già funzionante – afferma Roberto Neccidi a Il Messaggero -, avremo avuto un aumento delle camere occupate non del +10%, ma del +20%”.

Per ottenere il Green pass cittadini italiani  avranno a disposizione più canali: dal fascicolo sanitario elettronico fino alle app Io e Immuni. Inoltre , anche i medici di base, i pediatri e i farmacisti potranno scaricare e fornire ai propri assistiti il green pass. E’ poi predisposto l’accesso al certificato tramite Spid. Chi non ha ancora attivato il sistema per l’identificazione digitale riceverà un codice tramite mail o sms che, abbinato alle ultime otto cifre e alla data di scadenza della propria tessera sanitaria, consentirà l’accesso alle piattaforme dove visualizzare il proprio Qr code. Queste modalità sono previste dal decreto Recovery.

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