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Vaccini, Figliuolo contestato a Lavazza: “Il dissenso è libero ed è giusto che ci sia”

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di Corinna Pindaro

figliuolo-in-arrivo-dosi-pfizer “Ho visto che ci sono tanti giovani, c’è anche qualcuno contrario è giusto così: è un paese libero. Il dissenso è libero ed è giusto che ci sia”, queste le parole del  generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19,  commenta la  presenza di  una quarantina di contestatori pronti ad attenderlo all’esterno dell’hub vaccinale della Lavazza, a Torino. La manifestazione, in particolare, era composta da diversi cittadini No Vax contrari alla somministrazione dei vaccini ai bambini, che da oggi in Piemonte può essere effettuata senza prenotazione.  Figliuolo ha invocato, anzitutto, una corretta informazione e sottolineando che “vaccinandoci noi salviamo la nostra vita e la vita di chi ci sta vicino”.

Per quanto riguarda, in particolare, la scelta di vaccinare i bambini il commissario straordinario per l’emergenza spiega che ” Chi più ha vita sociale può far più correre il virus e le sue varianti, pensiamo anche alla scuola laddove ci possono essere dei bambini fragili per motivi sanitari”.

La decisione della regione Piemonte di aprire le vaccinazioni per la fascia di età dai 12-15 anni è stata, comunque, oggetto di numerose contestazioni. Ad accogliere il generale Figliuolo cori di insulti e protesta. “Giù le mani dai nostri bambini” risuona tra la folla che srotola striscioni e invoca la Costituzione e la libertà personale, come garanzia inviolabile. “Un militare è qui per far vaccinare i nostri bambini. È assurdo” si sente al megafono da parte dei manifestanti.

Durante la manifestazione si è creato un momento di tensione in quanto i gestori di un bar del posto si sono trovati a respingere un gruppo di manifestanti che aveva invaso lo spazio antistante al locale. “Ho fatto tanti sacrifici per questo bar, la gente dovrebbe avere più rispetto per chi lavora”, esclama la proprietaria dell’esercizio intenta a respingere la folla. La zona è presidiata dal reparto mobile della polizia, dai carabinieri. Il personale della Digos è subito intervenuto a stemperare gli animi, facendo spostare i contestatori dall’area del bar.

A fungere da contrappeso alla folla di manifestanti vi è la massiccia presenza di giovanissimi pronti a vaccinarsi a Lavazza. Sono circa 200 i ragazzi che, con una fila silenziosa, aspettano contenti  ed accompagnati dai genitori il loro turno per poter accedere alla somministrazione del vaccino.  Tutti in coda mentre si susseguono le proteste.  Una mamma commenta: “Hanno diritto a manifestare ma sono ignoranti”.  Un ragazzo, convinto della sua scelta cita un discorso di Kennedy il quale “aveva detto non chiedetevi che cosa lo Stato può fare per voi, ma che cosa voi potete fare per lo Stato. Noi, questa coda, abbiamo scelto di vaccinarci. Il resto è no comment”.

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