Vaticano, si alla benedizione delle coppie gay ma non equivale al matrimonio

 Questa decisione, supportata dal Papa, rappresenta un accenno di apertura dal Vaticano

di Carlo Longo

La recente dichiarazione del Dicastero della Dottrina della Fede, intitolata Fiducia supplicans, ha aperto la strada per le benedizioni delle coppie omosessuali, anche se tale benedizione non equivale a un matrimonio. Secondo questa dichiarazione, approvata dal Papa, la dottrina sul matrimonio non cambia. Per la Chiesa, il matrimonio rimane l’unione tra un uomo e una donna.

Secondo il documento, firmato da Papa Francesco, il Vaticano è aperto alle “benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso”. Queste benedizioni non devono essere confermate attraverso riti formali, per evitare confusione con la benedizione sacramentale del matrimonio. Questo provvedimento segue la linea anticipata da Papa Francesco nel rispondere ad alcuni “dubia” ad ottobre.

Il documento analizza ulteriormente la dottrina sulle benedizioni, distinguendo tra quelle rituali e liturgiche, e quelle spontanee che sono considerate atti di devozione legati alla pietà popolare. Questo testo realizza in maniera concreta le parole di Papa Francesco in Evangelii gaudium: “La Chiesa non è una dogana, è la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa”.

Le nuove indicazioni riguardo la possibilità di benedire le coppie in situazioni irregolari o del sesso stesso sono scaturite da diverse richieste arrivate in tempi recenti e passati a questo dicastero. Per la creazione del documento, come da prassi, sono stati consultati degli esperti ed è stato messo in atto un adeguato processo di elaborazione.

La Dichiarazione “insiste sulla dottrina tradizionale della Chiesa riguardo al matrimonio, e non ammette nessun tipo di rito o benedizione che possa creare confusione”. Tuttavia, ciò non toglie il valore del documento, il quale offre un contributo innovativo al significato pastorale delle benedizioni. Questa riflessione teologica, basata sulla visione pastorale di Papa Francesco, comporta uno sviluppo rispetto a quanto è stato detto sulle benedizioni nei testi ufficiali della Chiesa.

Infine, il documento rappresenta un omaggio al popolo fedele, che adora il Signore e si rivolge continuamente alla madre Chiesa, con profonda fiducia, chiedendo una benedizione.

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