Via Cruscis, Papa Francesco ha scritto di suo pugno le riflessioni che accompagnano la croce

Il Papa sarà presente al Colosseo. Questo pomeriggio ha, invece, presenziato alla rievocazione della Passione

Papa Francesco è atteso questa sera alle 21.15 presso il Colosseo per la tradizionale Via Crucis. Quest’anno è stato lui stesso a redigere le riflessioni che accompagnano la croce lungo le 14 stazioni che ricordano il tragitto doloroso compiuto da Gesù verso la morte.

L’anno scorso, con temperature particolarmente rigide a Roma, Jorge Mario Bergoglio, che era stato da poco dimesso dal policlinico Gemelli, dove era stato ricoverato alcuni giorni per un’insolita infiammazione ai bronchi, aveva seguito il suggerimento dei medici e aveva rinunciato a partecipare al rito del venerdì santo, osservando la Via Crucis dalla televisione. Quest’anno la partecipazione del Papa è invece confermata, nonostante nelle settimane precedenti Francesco abbia di nuovo sofferto di bronchite, dalla quale sembra essersi ripreso. Ieri il Papa, 87 anni, ha celebrato la messa del Crisma al mattino e il pomeriggio ha presieduto la messa in Coena Domini, che segna l’inizio del triduo pasquale, recandosi presso il carcere di Rebibbia dove, nella sezione femminile, ha eseguito il rito della lavanda dei piedi con dodici detenute.

Oggi pomeriggio alle 17 il Papa ha presieduto la liturgia che ricorda la Passione di Gesù. Negli anni precedenti, il Papa iniziava la celebrazione stendendosi prono di fronte al crocifisso, ma dallo scorso anno ha optato per rimanere in silenzio seduto su una sedia a rotelle. L’altare centrale della Confessione, dove viene officiata la liturgia, è sovrastato da impalcature per il restauro del Baldacchino del Bernini. ù

In questa occasione il Pontefice non pronuncia mai un’omelia, che è stata tenuta dal predicatore della casa pontificia, il cardinale Raniero Cantalamessa. “In passato – ha detto il porporato cappuccino – si parlava volentieri del trionfo della Santa Chiesa. Si pregava per esso e si ricordavano i momenti e le ragioni storiche. Tuttavia, che tipo di trionfo si aveva in mente? Oggi ci rendiamo conto di quanto quel tipo di trionfo fosse diverso da quello di Gesù. Ma non giudichiamo il passato. Si rischia sempre di essere ingiusti, quando si giudica il passato con la mentalità del presente. Accogliamo piuttosto l’invito che Gesù rivolge al mondo dall’alto della sua croce: ‘Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi e io vi darò riposo’,” ha detto Cantalamessa, sottolineando che dalla croce di Gesù scende una lezione di nascondimento valida “soprattutto per i potenti della terra! Per quelli tra di loro che nemmeno remotamente pensano a servire, ma cercano solo il potere per il potere; quelli, dice Gesù nel Vangelo, che opprimono i popoli e, inoltre, si fanno chiamare benefattori.” Per le 21.15, questa sera, il Papa è atteso al Colosseo, dove dovrebbe seguire il rito, come ogni anno, seduto su una sedia posizionata sul colle Palatino di fronte all’anfiteatro Flavio.

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