World Cup 2022.  L’Oman “gioca” la partita del turismo e offre tour speciali ai tifosi

Un altro “campionato” si giocherà durante i mondiali di calcio che avranno inizio in Qatar nello stadio Al Bayt, situato nella città di Al Khor, a  46 km dalla capitale Doha, dove sono attesi solo per il fischio di inizio che si terrà domenica 20 novembre alle 17,  60 mila spettatori. E’ quello tra gli stati della penisola arabica si contendono la coppa per il turismo a colpi di allettanti pacchetti e agevolazioni per il visto. Non tutti i tifosi che andranno in Qatar a seguire la squadra del cuore, potranno infatti soggiornare nel paese,  e tantissimi sono quelli che non ripartiranno subito ma ne approfitteranno anche per rilassarsi e visitare i bellissimi luoghi limitrofi.

Alla gara partecipa anche l’Oman, che ha deciso di non rimanere dietro le quinte, ma di pubblicizzare la sua Grande Bellezza, amichevolmente sfidando Arabia Saudita ed Emirati, in primis Dubai, meta finora prediletta dagli occidentali e dove la modernità è storia del passato e la Burj Khalifa, il più alto grattacielo del mondo con i suoi 830 metri da capogiro frantuma la volta dei cieli.

“Il nostro obiettivo è non solo attrarre visitatori ma soprattutto convincerli a tornare”,  hanno tenuto a spiegare i rappresentanti del Comitato direttivo del Programma Oman per la Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022, che hanno incontrato presso l’Oman Convention and Exhibition Center di Muskat  la delegazione dei giornalisti europei guidati dall’Apema, l’Associazione per la Stampa Europea del Mondo Arabo con sede a Parigi.

Che cosa ha il Sultanato da offrire? Deserti, alture di pietra lavica, il mare, le fortezze, i castelli, e i tramonti senza fiato sul bianco accecante delle case basse e sui minareti. I musei, le gallerie d’arte, i suq, i siti archeologici e una natura incontaminata. Meraviglie, che conquistano e lasciano senza fiato, un patrimonio di storia e tradizioni, rimasto incontaminato. Un paese fuori dagli standard dei vicini del Golfo anche nell’’impeccabile e rigorosa architettura araba neo-razionalista delle moschee, degli edifici e delle case, con il marmo, il legno intagliato, i prati all’inglese, le aiuole, le fontane. Ma nessun grattacielo. Qui, i palazzi,  come stabilisce un editto del sultano, non possono superare  i 91 metri di altezza del minareto della Grande Moschea di al Qabus e le tradizioni e l’identità omanita sono un patrimonio da preservare: la gente tiene alla propria cultura e tradizioni e se la spinta omogeneizzante che arriva dall’esterno è forte – lo si nota soprattutto nei suq, invasi di souvenir indiani di bassa qualità- per le strade e nei luoghi pubblici uomini, anche giovanissimi, non sembrano aver rinunciato alla Dishdasha (l’elegante tunica maschile monocolore, bianca o beige o blu che ha per unico ornamento una nappa, furakha, impregnata di profumo sul colletto), alla Kummah, un cappello ricamato,  e, nelle occasioni formali, al  Mussar, una stoffa di forma quadrata sistemata a turbante; e le donne all’Abayya, una lunga tunica nera, spesso anche colorata, al copricapo semplice e rigoroso, che è una scelta non imposta, come spiegano, al trucco che mette in risalto gli occhi e la bocca,  e ai gioielli vistosi e luccicanti.

 

Una Grande Bellezza, non certo svenduta per l’occasione, ma svelata ai tifosi che andranno in Qatar attraverso pacchetti allettanti e campagne promozionali ad hoc, lanciate in tutto il mondo tramite i social e una vasta rete di tour operator. Il Sultanato ha indetto persino un concorso, “Half Time For Oman” che offre ai partecipanti due vacanze gratis per ogni partita che si giocherà. Fervono intanto nel paese anche i preparativi  per il Football Fans Festival che si terrà presso l’Oman Convention and Exhibition Center durante la Coppa del Mondo, che include la proiezione di tutti i match dal vivo e molte attività ed eventi di intrattenimento di accompagnamento.

Il Ministero del Patrimonio e del Turismo omanita ha anche confermato che il Sultanato assicurerà visti gratuiti di 60 giorni per ingressi multipli ai tifosi della Coppa del Mondo in possesso di Hayya Card, l’ID personalizzato richiesto per partecipare a qualsiasi partita della Coppa del Mondo Fifa  Qatar 2022. I titolari di Hayya Card potranno inoltre essere accompagnati da parenti di primo grado per il soggiorno in Oman e potranno cambiare il visto in un’altra categoria durante il loro soggiorno in Oman. Per i tifosi sono previste anche corsie preferenziali all’aeroporto internazionale della capitale, che dista da Doha poco più di mezz’ora. Muskat e dintorni  ospiteranno anche i ritiri di alcuni dei team in gara in Qatar. Ma per ora quanti ne saranno e quanti turisti hanno aderito alle iniziative omanite è assolutamente top secret.  I biglietti delle partite finora venduti  sono circa tre milioni, cioè quasi tutti quelli disponibili. All’Oman basterebbe attrarre l’1 per cento per parlare già di un grosso succeso…Inshallah