Oggi, dalle 7 alle 23, e domani, dalle 7 alle 15, si vota in Basilicata per eleggere i venti membri del Consiglio regionale e il presidente della Regione. Il governatore uscente Vito Bardi, ex generale della Guardia di Finanza, sponsorizzato nel 2019 da Silvio Berlusconi ed eletto primo presidente della regione non di sinistra con il 42,2% dei voti, è certo di farcela anche questa volta. E alla grande.
I sondaggi lo danno in testa addirittura con il 55% delle preferenze. A sostenerlo sette liste, tra cui anche Italia Viva e Azione, che vanta di avere in lista tra i candidati consiglieri l’ex presidente lucano, Marcello Pittella (in carica con il Pd dal 2013 al 2018).
Contro Bardi il Pd ha schierato il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, sostenuto da cinque liste. Ma la gara non è a due. C’é anche un terzo candidato che potrebbe sparigliare i giochi. E’ il giornalista Eustachio Follia, esponente di Volt, il movimento paneuropeista nato nel 2017 in reazione al crescente populismo e alla Brexit, che in Basilicata si prefigge di contrastare lo spopolamento e valorizzare le risorse locali per generare sviluppo e opportunitá soprattutto per i giovani, puntando alla salute, alla scuola, al lavoro.
Una partita che si annuncia difficile anche per chi ritiene scontata la propria vittoria. In Basilicata, a complicare il qadro, c’è il turno unico, senza ballottaggio e con forte rischio annullamento della scheda. Le preferenze per i consiglieri devono essere al massimo due e dissex e non c’è il voto disgiunto.
Cioé se si opta per un candidato presidente non si può esprimere la preferenza per un candidato consigliere di una lista che non lo sostiene. In questo modo viene escluso a priorii l’effetto Sardegna con Alessandra Todde votata anche da alcuni di centrodestra.
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