Expo 2030, il governo candida Roma Capitale

di Carlo Longo

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha annunciato la candidatura da parte del governo di Roma Capitale ad ospitare l’Expo 2030, attraverso una lettera inviata ai quattro candidati a sindaco della città:  Carlo Calenda di Azione, Roberto Gualtieri del Pd, Enrico Michetti del centrodestra e Virginia Raggi del M5S.

Tutti e quattro i candidati avevano, con un’azione condivisa, chiesto al governo di candidare la città di Roma in quanto ospitare l’Esposizione Universale del 2030 vuol dire produrre un effetto positivo a sostegno dell’economia locale e nazionale, come dimostrato dall’esperienza di Milano 2015.  Nella lettera a firma congiunta i candidati a sindaco sostenevano che “può rappresentare una grande opportunità per il rilancio definitivo di Roma”

Draghi ha apprezzato la proposta e ha affidato ad una lettera di risposta la volontà di sostenere l’iniziativa: “Cari candidati — ha scritto il Presidente del Consiglio— vi ringrazio per la lettera. A nome mio e del governo vi comunico che valutiamo positivamente la richiesta di candidare Roma Capitale ad ospitare l’Esposizione universale del 2030. Si tratta senz’altro di una grande opportunità per lo sviluppo della città. Visto il carattere internazionale della sfida, sarà il ministero degli Esteri a seguire il processo di candidatura. Nel ringraziarvi nuovamente per la dimostrazione di unità a favore della nostra Capitale, vi faccio  i miei migliori auguri per l’appuntamento elettorale di ottobre”.

Le candidature per l’Expo devono pervenire al Bie, Bureau international des expositions, l’organizzazione internazionale che gestisce le esposizioni universali, entro il 29 ottobre. In lizza per ospitare l’Expo oltre Roma ci sono, per ora, Mosca per la Russia e Busan per la Corea del Sud.

Già da alcuni mesi in Campidoglio è stata istituita una struttura di missione a supporto della candidatura della capitale che fa capo Giuseppe Scognamiglio, ex diplomatico, manager di finanza internazionale e consigliere della sindaca Raggi. Il progetto, che sarà presentato è improntato al green e prevede l’istituzione di un polo ad autosufficienza energetica nelle zone di Roma est con il recupero di manufatti archeologici. Parte attiva del progetto e pronti a svilupparne le linee pratiche sono gli industriali romani, entusiasti della candidatura.

“Daje!!!”, ha commentato la Raggi, sindaca uscente, aggiungendo “Si tratta di uno dei più importanti eventi internazionali, un evento in grado di attrarre investimenti, proporre al mondo grandi progetti di innovazione e di rilanciare il lavoro e l’economia di tutta Italia. È una vittoria di squadra”. Ad onor del vero si tratta di una netta inversione di pensiero da parte della Raggi e dei pentastellati che non avevano voluto proporre la candidatura di Roma per l’Expo 2024 che si svolgerà invece a Parigi.

Il candidato di Azione, Calenda, ha accolto la candidatura con fiducia affermando: “Ci voleva, dopo aver rinunciato alle Olimpiadi, dopo questa idea penitenziale di non farcela, finalmente una bella sfida internazionale che Roma vincerà alla grande”. Entusiasmo anche per l’ex ministro dell’economia, Gualtieri, che ha commentato: ” Bisognerà passare i test, già nei primi mesi del prossimo anno ci saranno delle ispezioni per verificare che il progetto va avanti. Dovremo immediatamente rafforzare la struttura di missione – aggiunge Gualtieri – perché ci sono tempi tecnici abbastanza rapidi. Ci sono buone possibilità di vincere Expo, sono fiducioso. Se vinceremo avremo una sequenza Giubileo 2025, Pnrr, Expo 2030 e poi nel 2033 il bimillenario della passione di Cristo, che ci consente di chiedere risorse adeguate per affrontare questi appuntamenti. E’ una grande opportunità”.

Intanto il 1° ottobre prenderà il via Expo2020 a Dubai, rinviata di un anno a causa della pandemia alla quale partecipano 191 Paesi, ciascuno con un proprio padiglione incentrato sull’unicità che può donare al mondo. Il Padiglione Italia è sicuramente una delle attrazioni più raffinate all’Expo di Dubai. Si trova tra i distretti Opportunità e Sostenibilità, una posizione strategica per il flusso di visitatori, stimato fino a 5 milioni lungo il corso dei sei mesi dell’evento.

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