di Carlo Longo
Undici le opere raccolte nella mostra “L’amor che move il sole e l’altre stelle” che si pone l’obiettivo di fare da eco alla maestosa opera Dantesca. Un percorso alla scoperta di quanto il sommo poeta sia ancora attuale, quanto continui ad emozionarci e a vivere attraverso le sue opere. La mostra è stata organizzata il 27 Maggio a Citylife, il quartiere di Milano, il 27 Maggio 2021 ed è stata realizzata grazie alla direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory.
Attraverso le opere di Dante il parco tra i grattacieli del quartiere meneghino diviene lo scenario privilegiato per esporre opere di arte contemporanea. Le nove opere, realizzate dagli artisti Michelangelo Pistoletto, Roberto Cacciapaglia, il grande fotografo da poco scomparso Giovanni Gastel, Michela Lucenti, Alice Padovani, Alice Ronchi, Marco Nereo Rotelli, Patrick Tuttofuoco, Velasco Vitali, si affiancano a due realizzate dagli artisti under 35 Lucia Cristiani e Matteo Vettorello, selezionate da Kooness con la collaborazione di ARTE Generali.
Il titolo della mostra – “L’amor che move il sole e l’altre stelle” – richiama la terzina finale della Divina Commedia, e tutti gli artisti sono stati chiamati a darne una propria interpretazione in chiave creativa. Si sono interrogati sui temi dell’amore, del movimento, della libertà e del desiderio racchiusi e celati nel celebre verso e hanno dato vita ad un’esposizione multidisciplinare, fornendo una nuova interpretazione del messaggio dantesco immerso nella modernità urbana. Allo stesso tempo, il percorso che si propone allo spettatore vuole essere un invito a riflettere sull’azione positiva dell’arte che, favorendo l’unione e l’inclusione, può contribuire alla comprensione e al superamento di un’epoca di transizione come quella attuale.
Per l’allestimento della mostra è stata rispettata una geometria specifica, strettamente legata alla scienza astronomica a richiamare anche lì il tema dell’esposizione. Le opere, disposte a terra, instaurano tra loro una relazione particolare che tiene conto della posizione delle stelle e del sole sopra Milano nelle settimane di permanenza della mostra a CityLife.
Massimiliano Finazzer Flory, direttore artistico con la collaborazione di Irene Sofia Comi e Rossella Farinotti, ha dichiarato: “L’uomo Dante ha sofferto l’esilio. Il personaggio Dante ha vissuto di sogni e di visioni. Il Dante autore lasciò la lingua latina e sperimentò nuovi linguaggi. Esilio, visioni e sperimentazioni. Non è forse questa l’attività dell’arte contemporanea? Agli artisti in questa mostra ho chiesto di lavorare su quattro parole: amore, movimento, sole e stelle… sapendo, come ci insegna Dante, che quando viene meno la fantasia abbiamo ancora con noi desiderio e volontà”.
(Associeted Medias)- Tutti i diritti sono riservati