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Morto a 96 anni Enzo Garinei: attore, commediografo e regista ha lavorato con Totò e Rascel

di Mario Tosetti

All’età di 96 anni si è spento Enzo Garinei, il fratello del famoso commediografo Pietro Garinei. Con lui muore un grande capitolo della commedia musicale italiana firmata dal duo Garinei e Giovannini. Nato a Roma il 4 maggio del 1926 Garinei ha esordito giovanissimo nel 1949 con “Totò le moko”, primo di una lunga collaborazione col principe de Curtis alla carriera cinematografica e televisiva ma, per cinquant’anni, è stato attore, commediografo regista e doppiatore. Da “Alleluia brava gente” ad “Aggiungi un posto a tavola”, ha lavorato con Rascel, Bramieri.

Nel 2008 e 2009 è stato fra i protagonisti di “Facciamo l’amore”, a fianco di Gianluca Guidi e Lorenza Mario e di “Aggiungi un posto a tavola”, sempre al fianco di Gianluca Guidi e con Marisa Laurito. Nella stagione teatrale 2017-2018 ed ancora nella stagione 2019-2020 (all’età di 94 anni)  è ritornato in tournée con la nuova edizione di “Aggiungi un posto a tavola”, interpretando dal vivo “la voce di Dio”, ottenendo un tributo d’affetto da parte del pubblico.  Molti pensavano, infatti, che data l’età la voce fosse registrata, invece, Garinei viaggiava con la compagnia divenendo il simbolo in una rappresentazione che in Italia ha avuto 1700 repliche. Nella carriera come doppiatore diede la voce ai Jefferson, a Stan Laurel e a Spugna di Peter Pan.

Garinei lavorò con Maselli nei “Delfini”, con Lattuada in “Oh Serafina!”, fu premiato con la Maschera d’Argento per il teatro di Rivista. Nel 2014 ebbe una parte in Don Matteo e recitò alla Scala in Io e la Mamma. Numerosissimi i musical a cui ha partecipato, dalla “Gran Baraonda” con la Wandissima a “Tobia la spia” con Rascel, da “La padrona di Raggio di Luna” con  Pagnani e Calindri a “Accendiamo la Lampada” con la coppia Dorelli- Guida. Da ricordare, soprattutto per il fattore umano, la sua partecipazione a uno show con Bramieri che era già molto malato ma voleva dar l’addio al suo pubblico e Garinei gli fece da spalla in “Riuscire a farvi ridere”.