Nato, Mark Rutte sarà il prossimo segretario generale

Con un passato come primo ministro olandese per 13 anni, è riuscito a stabilizzare l’Olanda e a gestire situazioni complesse come la crisi dell’eurozona e i rapporti con leader difficili, incluso Donald Trump

Mark Rutte, prossimo segretario generale della NATO, è noto per il suo pragmatismo e il suo approccio cinico alla politica. Nel 2017, in un discorso alla conferenza HJ Schoo, dichiarò che “le persone con una visione dovrebbero andare dall’oculista”, motto che lo caratterizza. Con un passato come primo ministro olandese per 13 anni, è riuscito a stabilizzare l’Olanda e a gestire situazioni complesse come la crisi dell’eurozona e i rapporti con leader difficili, incluso Donald Trump.

Nato a L’Aia 57 anni fa, Rutte proviene da una famiglia modesta: suo padre era commerciante nelle Indie orientali olandesi e sua madre una segretaria. Dopo aver studiato storia a Leiden, Rutte ha iniziato la sua carriera politica nel Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD) mentre lavorava come manager delle risorse umane per Unilever e Calvé. Ha guidato il VVD dal 2006 al 2023, diventando il premier olandese più longevo, superato in Europa solo da Viktor Orbán.

Rutte è noto per la sua vita modesta: vive ancora nella stessa casa che acquistò da giovane, si sposta in bicicletta o con una vecchia Saab, e ha continuato a insegnare una volta a settimana anche durante il suo mandato come premier. Nonostante le coalizioni deboli e gli scandali che ha affrontato, è riuscito a mantenere il potere, guadagnandosi il soprannome di “Teflon Mark” per la sua capacità di uscire indenne da situazioni difficili.

A livello internazionale, Rutte è conosciuto per il suo approccio liberal-conservatore e per essere un sostenitore dell’austerità, tanto da essere soprannominato “Mr. No” per la sua posizione rigida durante la crisi economica in Grecia e Italia. È anche un forte sostenitore dell’Ucraina e ha adottato una linea dura sull’immigrazione. L’abbattimento del volo MH17 da parte dei filorussi in Ucraina, che causò la morte di quasi 200 olandesi, segnò una svolta nei suoi rapporti con Putin.

Recentemente, Rutte ha negoziato abilmente il sostegno di Orbán alla sua nomina a capo della NATO, promettendo a Budapest un opt-out per non fornire personale e fondi in caso di intervento diretto in Ucraina. Questo accordo, sebbene criticato, dimostra la sua capacità di trovare compromessi per mantenere l’unità e la stabilità.

La sua capacità di negoziazione è esemplificata da un episodio con Lodewijk Asscher, suo vicepremier, che ha raccontato come Rutte utilizzò la passione calcistica del suo interlocutore per facilitare un accordo, dimostrando il suo talento nel comprendere e adattarsi alle esigenze degli altri.

Nonostante le critiche per la sua flessibilità politica e i compromessi fatti, Rutte è riconosciuto per il suo pragmatismo e la sua abilità nel trovare soluzioni. Anche se alcuni olandesi lo ricordano negativamente per i tagli al welfare e alcuni scandali, altri già rimpiangono la sua capacità negoziale, ritenendola essenziale per la stabilità del paese.

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