Nobel per la fisica 2021, a vincerlo è uno scienziato italiano: Giorgio Parisi

di Emilia Morelli

Il premio Nobel per la fisica nel 2021 lo ha vinto un italiano, Giorgio Parisi, con il merito di aver portato alla luce “la scoperta dell’interazione tra il disordine e le fluttuazioni nei sistemi fisici dal livello atomico alla scala planetaria”. Accanto a Parisi il premio è stato assegnato allo scienziato americano di origini giapponesi Syukuro Manabe, 90 anni, insieme al tedesco Klaus Hasselmann, 89 anni. Questi ultimi, climatologi, hanno vinto per “la modellazione fisica del clima della Terra, che ne quantifica la variabilità e prevede in modo affidabile il riscaldamento globale”.

Parisi, romano di 73 anni, studioso del caos e dei sistemi complessi , è stato docente di fisica teorica all’Università La Sapienza di Roma, dove si è laureato. E’ stato presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, attualmente ricopre la carica di vicepresidente ed è ricercatore dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). Giorgio Parisi non è solo un fisico da laboratorio, nella sua carriera si è esposto per risolvere problemi pratici quali i tagli dei fondi alla ricerca e, da ultimo, ha contribuito alla lotta alla pandemia con analisi matematiche sulle curve dell’epidemia da Covid-19.

Durante i festeggiamenti all’Accademia dei Lincei Parisi ha detto soddisfatto “Effettivamente questa giornata è un buon esempio”. Nel suo discorso ha ricordato, poi, il professore con il quale si è laureato, Nicola Cabibbo, scomparso nel 2010. “Avrebbero dovuto dare a lui il premio, non a me. E’ stato un grande fisico e ha infuso conoscenza ed entusiasmo a una generazione di fisici italiani, me compreso”, ha commentato Parisi.

Al di là dei tecnicismi fisici sconosciuti ai più ciò che ha valso il Nobel a Giorgio Parisi è il suo studio sul caos :”Non c’è nulla di più affascinante che trovare un ordine al suo interno. Dalle particelle ai sistemi neurali, fino ai componenti che formano un pezzo di vetro, ci sono sistemi le cui regole sono tutte da scoprire e il mio lavoro è provare a farlo. Ci sono ancora tante cose che mi piacerebbe scoprire”, ha spiegato lo scienziato.

Per quanto riguarda il rapporto con l’Italia e la scienza Parisi ha, poi, affermato: “Io mi ci sono trovato bene e ci sono sempre rimasto. E’ vero che nella scienza non c’è più tanta fiducia al giorno d’oggi. Pensiamo che abbia smesso di aiutarci a creare un futuro migliore. Ma sbaglia chi pensa che staremmo meglio senza di lei. Quello di cui abbiamo bisogno è più scienza, non meno scienza”. E potrebbe aiutarci anche nel fronteggiare il cambiamento climatico. “La scienza ha il compito di aiutarci a prevedere il futuro” afferma Parisi. “In questo caso ci avverte che qualcosa di grave potrebbe accadere, se non agiamo al più presto per fermarlo”.

Nella sua carriera di scienziato Giorgio Parisi si è occupato di diversi sistemi complessi: il borsone di Higgs e le interazioni fra i neuroni del cervello, l’intelligenza artificiale, le reti neurali e ancora il modo di comportarsi degli uccelli all’interno di uno stormo. Ad oggi è impegnato nell’esame e la ricerca sulla struttura di materiali eterogenei qual è il vetro. Anche il clima è considerato un sistema complesso, argomento quanto mai attuale e che è valso il Nobel ai colleghi premiati accanto dello scienziato italiano.

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