Nomine Ue, l’accordo è molto vicino: lo fa sapere Donald Tusk premier polacco e capo negoziatore del Ppe

E’ molto probabile che Ursula von der Leyen, Antonio Costa e Kaja Kallas assumano posizioni di vertice,” ha affermato Tusk in una conferenza stampa

L’accordo sui nuovi vertici dell’Unione Europea è “molto vicino” e potrebbe essere formalizzato già la prossima settimana, durante la riunione del 27 e 28 giugno a Bruxelles. Lo ha dichiarato Donald Tusk, primo ministro polacco e capo-negoziatore del Partito Popolare Europeo (PPE). “Vorrei assicurarvi che siamo molto vicini a raggiungere un accordo. È molto probabile che Ursula von der Leyen, Antonio Costa e Kaja Kallas assumano posizioni di vertice,” ha affermato Tusk in una conferenza stampa dopo un incontro con il premier lussemburghese Luc Frieden. Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso un cauto ottimismo, affermando che l’accordo “è vicino.”

I Quattro Nomi dell’Accordo

I nomi in lizza, confermati da Tusk, sono gli stessi di cui si parla da giorni. Ursula von der Leyen, candidata del PPE e presidente uscente della Commissione europea, potrebbe ottenere un secondo mandato a Palazzo Berlaymont. Anche Roberta Metsola, presidente uscente del Parlamento europeo e esponente del PPE, sembra destinata a essere riconfermata. Per i Socialisti, l’ex premier portoghese Antonio Costa potrebbe diventare il nuovo presidente del Consiglio europeo. Infine, la premier estone Kaja Kallas, esponente dei Liberali, è in pole position per sostituire lo spagnolo Josep Borrell come Alta rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri.

La Rabbia dei Conservatori

I negoziati rapidi per le nomine Ue hanno spiazzato i conservatori del gruppo ECR, di cui fa parte Fratelli d’Italia. I retroscena raccontano di una Giorgia Meloni “silenziosa e fredda” durante il vertice informale dei leader europei a Bruxelles, forse infastidita dall’accordo che esclude i Conservatori dalle cariche principali. “Non è il mio compito convincere Meloni, abbiamo già una maggioranza con PPE, liberali e socialisti, e altri piccoli gruppi. La mia sensazione è che sia già più che sufficiente,” ha dichiarato Tusk. Una fonte qualificata ha riferito all’Ansa che vi sarebbe stato “un chiaro tentativo di isolare Giorgia Meloni,” con circa dodici Paesi Ue visibilmente “scioccati” da questo atteggiamento.

Tajani: “Chi ha Perso Non Imponga le Sue Scelte”

Il vicepremier Antonio Tajani ha commentato le indiscrezioni sull’esclusione dei leader conservatori dai negoziati, affermando: “C’è sempre un tentativo di imporre delle scelte da parte di alcune forze che hanno perso le elezioni, di imporre la legge del perdente.” Tajani ha sottolineato l’importanza di rispettare l’esito elettorale e ha auspicato un’apertura della maggioranza all’ECR, piuttosto che ai Verdi.

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