Rivoluzione Tecnologica: Davide e Golia ai tempi dell’IA. La crescita di i-Genius

La portentosa ascesa di i-Genius, l’innovativa azienda fondata in Italia 20 anni fa da Uljan Sharka, che grazie ai dati produce analisi con una qualità superiore a quelli ChatGPT

di Robert Crowe

Il mondo legato all’IT e a tutto ciò che ruota intorno ai nuovi trend originari della Silicon Valley, sta vivendo una grande  euforia alimentata dalle nuove opportunità derivanti dall’’Intelligenza Artificiale e dagli algoritmi altamente -sofisticati che ne permettono il funzionamento.

La nuova era tecnologica in cui siamo entrati grazie all’improvvisa accelerazione delle applicazioni basate sull’Intelligenza Artificiale sta infatti alimentando sensazioni ed aspettative simili a quelle che provammo a cavallo tra gli anni ’90 e i primi anni del terzo millennio con la diffusione di massa del Personal Computer, di Internet e da ultimo della telefonia mobile.

FATTORE SCATENANTE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Il fattore scatenante di questo nuovo “Hype” tecnologico è indubbiamente l’Intelligenza Artificiale Generativa che è alla base del fenomeno del momento: ChatGPT. Si tratta di un “assistente virtuale” capace di produrre autonomamente e in pochi secondi, attraverso semplici comandi scritti o vocali forniti dall’utente, complessi calcoli matematici, articoli di giornale o testi complessi sui temi più disparati.

Come tutte le innovazioni tecnologiche neonate, anche questa presenta ancora diverse incognite legate, per esempio, alla non accuratezza delle fonti a cui questi assistenti virtuali attingono in rete per produrre  testi. Infatti, un paio di settimane fa Google è dovuta correre ai ripari e rivedere tutta la programmazione di Bard (l’antagonista di ChatGPT a cui sta lavorando l’azienda di Sundar Pichai) a causa di una risposta errata fornita dal cervellone elettronico in occasione di una dimostrazione pubblica fatta su Twitter (provocando in una sola giornata 100 miliardi di dollari di perdite in borsa al titolo Alphabet).

Per alcuni osservatori si tratta di errori di gioventù inevitabili per innovazioni tecnologiche dal potenziale così dirompente ma che fanno emergere al tempo stesso un aspetto peculiare di questa fase della storia del progresso tecnologico, Perla prima volta negli ultimi vent’anni, i big della Silicon Valley non sono i “front-runner” delle innovazioni dal potenziale trasformativo dirompente.

Chat GPT è stata infatti creata da Open AI, esempio di quelle piccole realtà salite alla ribalta e che stanno dimostrando al momento maggiore capacità e flessibilità nel rispondere alle sfide del mercato (non a caso Microsoft è entrata nel capitale di Open AI e sta lavorando per inserire Chat GPT nel proprio motore di ricerca).

Altro esempio è i-Genius, che si distingue dai grandi player del mercato tecnologico internazionale non solo per le dimensioni ma anche per il Paese in cui ha sede, l’Italia, che nell’immaginario collettivo è caratterizzata da arte, cultura, moda e design ma non certo da una radicata tradizione hi-tech (Adriano Olivetti è oramai ricordo lontano).

ULJAN SHARKA E IL CASO I-GENIUS

Con sede a Milano e uffici a New York, i-Genius è una storia imprenditoriale che sarebbe piaciuta ai grandi romanzieri francesi dell’800 come Zola, Flaubert e De Maupassant.

E’ stata fondata dieci anni fa, dall’allora ventenne Uljan Sharka, un giovane albanese trasferitosi in Italia da bambino con la famiglia.  Dopo due anni passati a farsi le ossa alla Apple, Uljan decide ha deciso di creareun prodotto tutto suo basato su un’idea di fondo: i tradizionali sistemi di data Analytics e Business Intelligence sono sempre stati progettati senza pensare a chi li usa, focalizzati esclusivamente sulla tecnologia necessaria a farli funzionare e non sulle persone che da quei dati devono far dipendere scelte gestionali di un’azienda in tempi rapidi.

L’idea è diventata realtà grazie a Crystal, l’assistente virtuale basato sull’Intelligenza Artificiale generativa al servizio della Business Intelligence aziendale, che ha già attirato l’attenzione di diverse aziende che la considerano la “ChatGPT del B2B”. Crystal è infatti in grado  di aiutarle a gestire una delle sfide in prospettiva più importanti sui mercati del futuro: la gestione e l’interpretazione dell’enorme mole di dati presenti nei loro database.

A differenza di Chat GPT, che “crea” contenuti pescando nella rete con tutti i rischi connessi di attingere anche a informazioni errate se non a vere e proprie fake news, Crystal è in grado di produrre letture approfondite dei dati aziendali e proposte di sviluppo del business simulando condizioni di mercato future e analisi dei rischi utilizzando i sistemi gestionali delle aziende e garantendo quindi l’attendibilità delle informazioni utilizzate,  certificate, custodite e continuamente aggiornate dall’azienda stessa. Inoltrepermette di ottenere in pochi secondi, con un semplice comando (scritto o vocale), ciò che fino ad oggi richiedeva giorni o settimane di lavoro di nutriti team di Data Analyst.

OBIETTIVO “UMANIZZARE I DATI”

L’intenzione dichiarata di Sharka è quella di “umanizzare i dati” portando nel mondo del B2B l’esperienza maturata a Cupertino in termini di semplicità di utilizzo, fruibilità e intuitività del prodotto , unita a quell’attenzione tipica per il design e il senso estetico che caratterizza il Made in Italy. In tal senso, il logo e l’intero layout di Crystal sono stati concepiti dopo lunghe ricerche che hanno portato alla realizzazione di una grafica, che caratterizza tutta l’interfaccia , in grado di stimolare una navigazione rilassata grazie anche a richiami alle tecniche meditative.

Chat GPT e iGenius sono solo due dei  numerosi esempi che caratterizzano questa nuova fase di profonda trasformazione tecnologica nella quale i “Golia” che hanno guidato fino ad oggi il settore devono guardarsi le spalle dai “Davide” che stanno dimostrando particolare competenza e velocità nell’interpretare le opportunità (ancora tutte da scoprire) che l’Intelligenza Artificiale può offrire.

Del resto, come afferma il guru del marketing Philip Kotler, “L’unico vantaggio competitivo sostenibile consiste nella capacità di apprendere e di cambiare più rapidamente degli altri.”

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