di Corinna Pindaro
Secondo il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli la risposta per fronteggiare il caro energia è l’istituzione di un Energy Recovery Fund. Lo ha dichiarato nel corso dell’informativa al Consiglio dei ministri sull’impatto della guerra in Ucraina sull’economia italiana, sottolineando che bisogna intervenire “così come avvenuto per contrastare le drammatiche conseguenze di carattere economico e sociale derivanti dal diffondersi della pandemia“.
Patuanelli ha evidenziato che: “E’ in discussione la natura del mercato unico UE. Il potenziale proliferare di limitazioni al commercio internazionale da parte dei Paesi dell’area ex-sovietica e di alcuni dei Paesi membri della UE potrebbe compromettere non solo il mercato degli approvvigionamenti europei ma la stessa natura del mercato unico, caposaldo, finora indiscusso, della UE”.
Il ministro delle Politiche agricole si è poi soffermato sulla necessità di ricorrere ad altri Paesi per quanto riguarda l’import di alcune materie prime in quanto il settore agroalimentare non riesce più a redistribuire gli aumenti lungo la filiera produttiva. “I dati del mercato agroalimentare e dell’export, sottolineando che l’ Ucraina ha fornito il 3% del frumento tenero e il 13% del mais, mentre la quota dell’Ungheria è, rispettivamente, del 23% e del 32%. La diversificazione dei mercati di approvvigionamento è in gran parte possibile e implica il dover ricorrere, in primo luogo, ad altri Paesi europei, come ad esempio Francia e Germania per quanto riguarda il frumento tenero”,ha concluso Patuanelli.
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