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Caro energia, Ursula von der Leyen: “E’ importante investire nelle rinnovabili”

di Corinna Pindaro

“Un problema serio”, ecco come la presidentessa della Commissione Ue, Ursula von Der Leyen, ha definito i rincari dei prezzi dell’energia intervenendo nella conferenza stampa al termine del vertice Ue-Balcani. La presidentessa ha annunciato  per la prossima settimana una comunicazione da parte di Bruxelles nella quale “esamineremo l’intera struttura dei prezzi dell’energia. Per noi è molto chiaro che nel lungo periodo sarà importante investire nelle rinnovabili che ci danno prezzi stabili e più indipendenza”. Von der Leyen, ha, poi aggiunto che la proposta Ue sarà discussa “a tempo debito” al vertice dei leader dei Ventisette il 21 e 22 ottobre a Bruxelles. “Il 90% del gas viene importato nell’Unione europea”, ha sottolineato la presidentessa, “mentre nelle rinnovabili siamo i leader della produzione”.

Secondo quanto affermato da Ursula Von der Leyen , nel corso della pandemia, il costo del gas sia stato più basso della media causando “un rimbalzo” con la ripresa post-Covid. Con le comunicazioni di mercoledì prossimo della commissione ci sarà “un punto di partenza” ma è chiaro che”per l’Europa c’è un problema di stoccaggio” da affrontare,visto che lo stoccaggio Ue “è limitato”, aggiunge.

Occorre tenere presente che, nel frattempo, i prezzi del gas in Europa sono i più alti che si ricordino: le quotazioni all’ingrosso negli hub olandesi e britannici hanno esteso i record, a causa del rally dei mercati energetici, delle previsioni di vento più moderato e temperature più fredde che contribuiscono ad far salire la domanda con l’offerta che resta scarsa. Sulla Borsa olandese del gas (Ttf) i contratti futures vengono scambiati a 145 euro per megawattora dopo aver registrato in incremento del +40% per un costo di162,25 euro (+40%). Sulla Borsa inglese l’unità termica britannica di gas naturale (Mmbtu),corrispondente a oltre 28,26 metri cubi, si riscontra un incremento del +39% per un costo di 407,82 penny, pari a 4,79 euro. Anche nella Borsa Usa i contratti futures su novembre hanno toccato alle 9 di questa mattina un massimo di 6,43 dollari (5,57 euro) per Mmbtu, per poi scendere a 6,38 dollari, (5,53 euro), riducendo all’1,08% il rialzo sulla chiusura precedente di 6,31 dollari (5,51 euro) a Mmbtu. Quotazioni in borsa così elevate fanno temere che le scorte di gas siano insufficienti per affrontare il periodo invernale, al punto che Ursula von der Leyen ha invocato la creazione di “una riserva strategica europea”.

Dopo giorni in cui si è riscontrata una costante impennata verso l’alto il future sul TTF utilizzato dagli operatori come benchmark per il mercato europeo ha chiuso la contrattazioni odierne in calo del -13,39% a 100,30 euro/MWh dopo aver toccato in mattinata un nuovo record storico a 146 euro/MWh. Si tratta, probabilmente, di un effetto distensivo dovuto alle dichiarazioni del presidente russo, Vladimir Putin, secondo cui la Russia sarebbe pronta a dare il suo contributo per stabilizzare il mercato energetico mondiale esportando quantità record di gas naturale.

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