Ddl Autonomie, atteso l’ok dalla Camera. Le opposizioni: “Non passeranno premierato e autonomie differenziate”

Calderoli ha dichiarato: “Non è questa legge che crea l’autonomia differenziata, è nella nostra Costituzione. Può piacere o no, ma stiamo dando attuazione alla Costituzione”

Alla Camera dei Deputati sono ripresi i lavori sul disegno di legge sull’autonomia differenziata. Il via libera definitivo al provvedimento è previsto tra la serata di mercoledì 19 giugno e la mattina di giovedì 20 giugno, per consentire la discussione di tutti gli ordini del giorno e le dichiarazioni di voto. Parallelamente, dal Senato arriva il primo via libera alla riforma per il premierato. Il testo passerà ora all’esame della Camera e, secondo la procedura dell’articolo 138 della Costituzione per le leggi di revisione costituzionale, dovranno passare sei mesi tra la seconda e la terza votazione, con la quarta votazione finale. È probabile che il dibattito sulla riforma del premierato riprenda a Montecitorio solo dopo la pausa estiva.

L’Intervento di Calderoli

Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e principale autore del ddl sull’autonomia differenziata, è intervenuto in Aula. Calderoli ha dichiarato: “Non è questa legge che crea l’autonomia differenziata, è nella nostra Costituzione. Può piacere o no, ma stiamo dando attuazione alla Costituzione.” Rivolgendosi alle opposizioni, il ministro ha sottolineato che la legge non prevede più risorse per le Regioni più ricche, bensì il contrario, e ha assicurato che nessuna decisione è stata presa “a scatola chiusa,” sottolineando il carattere costruttivo del dibattito.

Le Proteste delle Opposizioni

Le opposizioni hanno espresso una forte condanna alle riforme del governo Meloni, mostrando unità nelle proteste. La segretaria del PD, Elly Schlein, ha esortato gli altri leader dell’opposizione a rimanere uniti e compatti in questo “passaggio cruciale della storia italiana ed europea.” Schlein ha criticato duramente la riforma del premierato, definendola una manovra per dividere l’Italia, e ha accusato la destra di forzare l’approvazione dell’autonomia differenziata per aumentare le disuguaglianze.

In piazza Santi Apostoli a Roma, insieme a Schlein, era presente anche Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, accompagnato dal deputato Leonardo Donno, aggredito in Aula durante la discussione della riforma sull’autonomia. Conte ha dichiarato: “Non saranno calci e pugni a fermarci. Siamo per un’Italia più democratica, a difesa della Costituzione, contro l’autonomia differenziata che divide il paese e contro questo Premierato. La nostra risposta è forte e unitaria: non passeranno.”

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