Enea: il caro energia non frena i consumi e le emissioni, anzi si registra un incremento

di Corinna Pindaro

All’aumento dei costi e delle materie prime, che ha condotto al record di costo delle bollette, non ne è conseguita in maniera proporzionale una diminuzione dei consumi, anzi si registra un incremento. Lo rivela l’indagine trimestrale del sistema energetico nazionale dell’ Enea, l’ ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie.

Nel terzo trimestre del 2021 la domanda di energia ha subito un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento è commisurato all’aumento del Pil, maggiore del 3,9%, e della produzione industriale per cui si registra un aumento del 20,2%. Al crescere della domanda di energia crescono anche le emissioni di CO2, in aumento del 4%, derivanti dal maggior utilizzo di fonti fossili quali il petrolio (+8%) e il carbone (+25%). Secondo l’analisi dell’Enea al termine del 2021 si registrerà un aumento dei consumi superiore al 7% e un parallelo aumento delle emissioni con un netto peggioramento dell’indice Ispred (-35%), l’indice elaborato da Enea per misurare l’andamento della transizione energetica nel nostro Paese sulla base di sicurezza del sistema, prezzi dell’energia e decarbonizzazione.

Francesco Gracceva, il ricercatore Enea che ha curato l’analisi, evidenzia in una nota che questo andamento molto negativo dell’indice Ispred “mette in luce l’allontanamento dell’Italia dalla traiettoria di decarbonizzazione e dai nuovi obiettivi Ue (-55% emissioni al 2030), con consumi ed emissioni che nel 2021 crescono più del doppio rispetto alla media degli aumenti nell’Eurozona”.

In buona sostanza aumentano bollette e costo carburanti ma le abitudini di un utilizzo sfrenato di elettrodomestici e auto non si placa per i gli italiani. Eppure gli aumenti, che solo in parte sono percepibili sulle bollette dei cittadini grazie agli interventi eccezionali di stabilizzazione decisi dal governo,  sono tutt’altro che irrisori e di poco conto. L’indagine trimestrale dell’Enea rileva, inoltre, che nella seconda metà del 2021 “i prezzi del gas sono superiori di oltre il 40% rispetto al 2020 per i consumatori domestici e di circa il 100% per le imprese. Nel caso dell’elettricità, i prezzi sono superiori di quasi il 50% per i consumatori domestici e di oltre il 50% per le imprese, ai massimi per tutte le fasce di consumo”.

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