Gas, Cingolani: “In Italia stoccaggi tra l’85% e il 90%, la situazione migliore in Europa”

di Emilia Morelli

“L’approvvigionamento di gas in Italia, in condizioni normali, non è sotto stress perchè il sistema è abbondantemente differenziato. In un quadro internazionale che muta, alcune infrastrutture sono sottoutilizzate, altre lo sono quasi al massimo delle potenzialita’”. Così si è espresso il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervenendo durante l’audizione sulla sicurezza degli approvvigionamenti convocata a Montecitorio dalle commissioni Attività produttive e Industria di Camera e Senato.

Secondo l’analisi del ministro l’Italia “Rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia, in questo momento, ha una situazione degli stoccaggi di gas che e’ tra l’85 e il 90% ed è di gran lunga la migliore in Europa. Quindi posso permettermi di dire che il sistema ha funzionato abbastanza bene, tenendo sotto controllo negli anni gli stoccaggi e quest’anno, l’Italia non dovrebbe correre il rischio di tensioni”.

Nei primi mesi del 2022, peraltro, sono previste riduzioni degli oneri di sistema, ed una compensazione dei costi indiretti del sistema Ets, oltre che misure per le aree idonee per le rinnovabili.  Secondo il ministro infatti “nel medio e lungo termine l’aumento del peso delle rinnovabili permetterà di ridurre la spesa per il gas, la dipendenza dall’estero ed i costi dell’energia”. Inoltre tra le prossime misure che il Mite sta predisponendo per far fronte al caro bollette Cingolani enumera: “la fiscalizzazione di una parte degli oneri di sistema; incentivi sul conto energia fotovoltaico, la cartolarizzazione di una parte degli oneri di sistema, ridurre le importazioni utilizzando i giacimenti già attivi”.

Far fronte al caro bollette e al reperimento di gas sembra un problema ineluttabile e da risolvere nel più breve tempo possibile : “L’Acer – Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia – teme che questo aumento possa andare avanti fino al 2023. A quel punto la mitigazione delle bollette fatta finora non sarebbe più possibile, e servirebbero interventi strutturali”, ha detto Roberto Cingolani.

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