di Mario Tosetti
L’Algeria è diventata il primo fornitore di gas per l’Italia al posto della Russia aumentando di ulteriori 4 miliardi le forniture destinate al Paese, hanno fatto così tremare l’opinione pubblica le indiscrezioni sulla stampa algerina secondo cui Sonatrach -l’azienda petroliera dello Stato algerino- abbia grosse difficoltà a rispettare l’aumento delle esportazioni di gas come previsto dagli accordi sottoscritti in occasione della visita del presidente del Consiglio, Mario Draghi, ad Algeri. A tranquillizzare gli animi ci pensa Eni che sottolinea che non vi è, in realtà, difficoltà da parte dell’Algeria “nella disponibilità presente e futura dei volumi di gas addizionali concordati, che peraltro stanno già arrivando in Italia”.
Nel dettaglio, a fare preoccupare è stato un articolo riportato sul sito algerino Algérie Part, in cui si legge che “Sonatrach fatica a reperire i volumi aggiuntivi di gas naturale promessi dall’Algeria all’Italia e l’accordo potrebbe non essere attuato nei tempi previsti”.
La notizia è pero prontamente smentita da Eni in una nota in cui si legge che “nell’ultima settimana dall’Algeria attraverso il Transmed sono arrivati in Italia mediamente 70 milioni di metri cubi al giorno, che rappresentano circa il 36% del totale delle forniture più di tre volte il flusso che è arrivato dalla Russia nello stesso periodo” e “nel corso degli ultimi anni non si sono mai registrati questi livelli di flussi dall’Algeria durante il mese di settembre’”.
Se vi sono rassicurazioni sul gas potrebbe emergere un ulteriore problema. La Francia ha paventato come possibile uno stop temporaneo di elettricità che rappresenta circa il 5% del fabbisogno nazionale. La comunicazione, scrive Repubblica, è stata inviata ai gestori della rete italiana e al governo. Il ministero della Transizione Ecologica ha spiegato che “il problema era già noto da mesi, e benché sia un’eventualità che non è detto si realizzi, i tecnici del ministero sono al lavoro su tutti gli scenari”. Tuttavia, anche questa eventualità sembra successivamente essere smentita da una nota ufficiale del ministero della Transizione energetica francese in cui si assicura “fermamente” di non star valutando alcun taglio all’Italia e “riafferma l’impegno alla solidarietà reciproca sul gas e l’elettricità con tutti i nostri vicini europei”. Nella nota si evidenzia che: “interconnessioni elettriche pienamente funzionanti sono una priorità per la sicurezza collettiva delle forniture”.
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