Gas, Gazprom taglia le forniture del 50% rispetto a quanto chiesto da Eni ma il sistema resta in equilibrio

“C’è un gruppo di monitoraggio con gli operatori, ci sentiamo quattro o cinque volte al giorno . Abbiamo tutte le contromisure pronte. Ma la prima cosa da capire è se questa diminuzione si stabilizza o se è solo un episodio. Vediamo cosa succede nei prossimi tre giorni, e poi la settimana prossima decideremo”, ha detto ieri il ministro, Roberto Cingolani.

Per il momento, comunque, il sistema italiano del gas non è in crisi, sul dato influiscono certamente la stagione  e le alte temperature. Al momento a fronte di una domanda di 155 milioni di metri cubi l’offerta si attesta su 195 milioni. Il disavanzo è destinato in parte agli stoccaggi e in parte alle esportazioni. Inoltre si stima che da oggi l’Algeria sarà il maggior fornitore di gas e non più la Russia. Secondo le previsioni indicate sul sito di Snam è previsto che da Tarvisio, in provincia di Udine, arriveranno 34,78 milioni di metri cubi di gas da Mosca; da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, arriveranno dall’Algeria 64,3 milioni di metri cubi di gas; da Melendugno, in provincia di Lecce arriveranno 28,4 milioni di metri cubi dall’Azerbaijan. A fronte di questi dati la Commissione europea ha sottolineato che “Non vi è alcuna indicazione di un rischio immediato di sicurezza degli approvvigionamenti”.

La fornitura di gas in Europa mediante il gasdotto Nord Stram 1, attraverso  il Mar Baltico,  è apparsa nei giorni scorsi in maggiore diminuzione, Mosca ha addebitato la circostanza alla mancanza dei compressori Siemens che stanno determinando un ritardo nelle riparazioni al punto da porsi il concreto pericolo di una sospensione di tutti i flussi. E’ di oggi, invece, la notizia che il transito di flussi attraverso il  gasdotto Nord Stream 1 è stabile e sono invece aumentati di circa il 14% quelli verso est sul gasdotto Yamal-Europe, che transita da Bielorussia e Polonia.

Ad ogni modo a fronte delle affermazioni del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, volte a giustificare una riduzione dell’offerta con problemi di manutenzione si è esposto in prima linea il presidente del Consiglio Mario Draghi che ha affermato durante la conferenza stampa a Kiev:  “Sia la Germania sia noi, e altri, crediamo che queste siano bugie. C’è un uso politico del gas, così come del grano. L’Italia punta a riempire il sistema di stoccaggio del gas del Paese fino ad almeno il 90% della capacità in tempo per il prossimo inverno. Lo stoccaggio si attesta al 54% della capacità a partire da giovedì”. Sulla stessa linea anche il portavoce del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che ha sottolineato come di fatto si stia ponendo in essere una “strategia politica”, mentre  dal ministero dell’Economia di Berlino si fa sottolinea che i problemi di manutenzione della turbina Siemens “non giustificano una riduzione del gas di questa portata”.

Inoltre, anche l’operatore della rete gas francese, Grtgaz, ha affermato di non ricevere più da due giorni gas russo. Tuttavia, anche in Francia le scorte consentono di coprire il fabbisogno della popolazione in quanto Mosca fornisce alla Francia solo il 17% del proprio gas.

Intanto balza il gas naturale sulla piazza di Amsterdam dopo il taglio deciso da Gazprom alle richieste occidentali di forniture, con flussi dimezzati per Eni in data odierna. I contratti futures sul mese di luglio segnano un rialzo del 7,75% a 134 euro al MWh. Tensioni anche a Londra, dove per singola unità termica (Mbtu) vengono chiesti 254,67 penny, ossia il 9,01% in più rispetto a ieri.

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