di Carlo Longo
L’Algeria, dopo gli accordi siglati da Draghi ad Algeri, è ormai il maggior fornitore di gas per l’Italia e continua a doppiare la Russia nel quantitativo di flussi di gas che arrivano nel nostro Paese. Secondo le previsioni di Snam per la giornata di oggi sono in arrivo da Mazara del Vallo (Trapani) 66,4 milioni di metri cubi, contro i 31,47 previsti da Tarvisio (Udine).
Il totale delle importazioni italiane di oggi è di 167,03 milioni di metri cubi, di cui 23,2 in arrivo dall’Azerbaijan tramite il Tap a Melendugno (Lecce) e 15,03 dal Nord Europa attraverso Passo Gries (Verbania). Seguono il rigassificatore di Livorno con 14,66 milioni di metri cubi e quello di Panigaglia (La Spezia) con 9,95 milioni. Stabile a 8,68 milioni la produzione nazionale, mentre da Gela (Caltanissetta) sono in arrivo 6,24 milioni dalla Libia. Inoltre, sempre per la giornata di oggi sono previsti 62,25 milioni di stoccaggi, 100,62 milioni di consumi e 12,84 milioni di esportazioni e conferimenti ad altre reti.
La strategia messa in atto dal governo Draghi, con accordi e intese siglate dal Premier per diversificare l’approvvigionamento, ha condotto il Pese ad essere quello che più di tutti in Europa ha ridotto la propria dipendenza dal gas russo, tagliando le percentuali dal 40% al 25%. Nel frattempo l’Ue sta tentando di limitare al massimo il consumo di gas per accumulare la maggior quantità possibile di combustibile in vista dell’inverno e di un possibile stop alle forniture di Mosca. L’Agenzia internazionale dell’energia ritiene, infatti, “essenziale” che l’Europa adotti subito “azioni coordinate” per prevenire “un consistente gas crunch” nel “duro inverno che ha davanti”, in caso di stop alle forniture russe.
Ben consapevole della strategia europea, la Russia ha aumentato ulteriormente le forniture verso la Cina: “Il 17 luglio è stato stabilito un nuovo record per il volume giornaliero delle forniture di gas russe alla Cina attraverso il gasdotto Power of Siberia“, ha fatto sapere Gazprom. La compagnia in precedenza ha comunicato che le forniture alla Cina sono state incrementate del 63,4% nella prima metà del 2022. Il capo di Gazprom, Alexei Miller, ha affermato che il programma per l’invio di gas sulle rotte orientali è stato accelerato e continuerà a crescere. L’accordo tra Russia e Cina attualmente prevede la fornitura di 38 miliardi di metri cubi l’anno.
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