Astrazeneca ha annunciato il ritiro dei suoi vaccini anti-covid, possibili risarcimenti milionari

Se da un lato l’azienda farmaceutica ha dichiarato di voler procedere al ritiro delle autorizzazioni per un’eccedenza di vaccini disponibili, dall’altro lato ha ammesso che come raro effetto collaterale il siero di Astrazeneca causa trombosi

AstraZeneca ha annunciato oggi di avviare il ritiro globale del suo vaccino anti Covid-19. L’azienda farmaceutica ha inoltre dichiarato di procedere al ritiro delle autorizzazioni per l’immissione in commercio del Vaxzevria in Europa, motivando tale decisione con un’eccedenza di vaccini aggiornati disponibili. Questa mossa arriva dopo che, alla fine di aprile, l’azienda ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari durante un processo a Londra che il suo vaccino anti-Covid può causare trombosi come raro effetto collaterale, confermando quanto già riportato nei rapporti durante le prime segnalazioni di problematiche.

L’ammissione potrebbe aprire la strada a richieste di risarcimento multimilionarie, secondo i media britannici. Astrazeneca ha dichiarato nei documenti giudiziari che il vaccino può provocare effetti collaterali come coaguli di sangue e un basso numero di piastrine. La richiesta dell’azienda di ritirare il vaccino è stata presentata il 5 marzo ed è entrata in vigore il 7 maggio, secondo quanto riportato dal Telegraph, che ha per primo diffuso la notizia.

AstraZeneca, quotata alla Borsa di Londra, ha iniziato a concentrarsi sui vaccini contro il virus respiratorio sinciziale e sui farmaci per l’obesità attraverso diversi accordi lo scorso anno, dopo un rallentamento della crescita dovuto al calo delle vendite di medicinali per Covid-19. La scoperta dei rari casi di trombosi è stata annunciata dai ricercatori il 2 dicembre 2021: una proteina presente nel sangue viene attratta da una componente chiave del vaccino di Oxford, innescando una reazione che coinvolge il sistema immunitario e può portare alla formazione di coaguli di sangue.

Sul rapporto rischi-benefici, va sottolineato che un report su dati italiani, oltre a quelli britannici, sostiene che i benefici della vaccinazione superano i rischi in modo significativo, e quindi è comprensibile continuare con le somministrazioni. Tuttavia, la somministrazione agli under 30 è stata considerata un errore, come evidenziato dal caso di Camilla Canepa

(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati